Il cammino di Sant'Efisio
Il cammino di Sant’ Efisio: quattro giorni di fede tra scenari mozzafiato dal mare alla terraferma.
Il cammino di Sant’ Efisio nasce per onorare uno dei santi maggiormente venerati in Sardegna, il percorso si snoda per 60 km e ripercorre le tappe del martire guerriero, la partenza è da Cagliari luogo in cui secondo la tradizione Sant’ Efisio fermò una grave epidemia di peste. Da 367 anni si svolge la processione più grande della Sardegna che racchiude tutto l’ amore per il Santo, con i costumi tradizionali di tutta la Sardegna e con il lancio dei petali di rosa che a Cagliari il 1 Maggio inondano la strada in cui passa il cocchio trainato dai buoi e che custodisce al suo interno la statua del martire più amato dai sardi. Il «grande cammino» di Sant’ Efisio dura quattro giorni, circa sessanta chilometri: andata, sino a Nora, con la statua del santo, e poi ritorno sino alla chiesetta del quartiere Stampace di Cagliari, dove la statua di colui che, per tradizione, aveva fermato una terribile epidemia di peste, riposerà per un anno intero.
Le tappe diverse
La prima fermata del fedele solitario, e anche della Processione, è alla periferia di Cagliari, a Giorgino, uno dei suoi rioni marittimi: c’è da visitare la chiesa, dove la statua di Sant’Efisio, viene spogliata dagli abiti lussuosi che ha indossato sinora, e vestita con quelli da «viaggio», meno sfarzosi. Si esce finalmente dalla città per arrivare a La Maddalena Spiaggia di Capoterra. Da qui si può procedere verso la località di «Su Loi», per arrivare sino a Villa d’Orri dei marchesi Manca di Villa Hermosa. Ancora avanti, per poi giungere a Sarroch e la chiesa di Santa Vittoria.
Dove Dormire
Dove Mangiare
Cosa Fare
Pula e Nora : gioielli archeologici
Chi ne avesse voglia può anche dormire in uno dei tanti hotel, alcuni molto belli, che si incontrano, per riprendere, il giorno dopo, alla volta di Villa San Pietro, una tappa che è stata introdotta solo nel 1943. Da lì ormai c’è solo Pula e Nora, la vecchia città fenicia e romana, un vero gioiello archeologico. Non può mancare una visita alla chiesa di San Giovanni Battista e quella di San Raimondo. Riparte da lì il ritorno verso Cagliari, una quarantina di chilometri più a est, sino alla chiesetta di Stampace, per un percorso completo, per portare a termine, il «Grande Cammino di Sant’Efisio».